Nella mia routine di domande nella raccolta anamnestica ai pazienti c'è sempre la domanda legata alle allergie stagionali, ambientali, alimentari.
I pazienti mi riportano subito quelle ai farmaci ma in realtà mi interessano molto le allergie (e le intolleranze) alimentari e i disturbi stagionali legati ai pollini e altri allergeni.
La domanda è legata alla reazione sugli equilibri generali di salute che la reazione allergica produce. L'allergia è una reazione immunitaria di risposta ad agenti normalmente innocui (allergeni) con la produzione di anticorpi (immunoglobiline E - IgE). L'interazione tra questi due elementi (allergeni - IgE) innesca la produzione di mediatori, tra cui l'istamina, responsabili dell'insorgenza dei sintomi.
I sintomi sono diversi dal prurito alla rinite con i sui classici starnuti, fino all'edema delle mucose della glottide e lo show anafilattico con ipotensione e svenimento.
Ma per un mal di schiena cosa c'entra l'allergia?
In realtà può essere importante per diversi aspetti che possiamo tradurre in un dispendio energetico (metabolico) svantaggioso.
Il corpo alle prese con una reazione immunitaria vive un altissimo dispendio di energia e, molto semplicemente, questa energia viene sottratta al bilancio che permetteva di gestire bene compensi e adattamenti che non facevano sentire dolore muscolo-scheletrico.
In questo modo si possono rileggere alcuni quadri sintomatologici che compaiono in particolari periodi dell'anno ("ogni volta che arriva la primavera mi aumenta il mal di schiena") o legati ad un certo tipo di dieta. Alcune manifestazioni tipiche delle intolleranze alimentari come il gonfiore e la tensione addominali producono anche effetti "meccanici" (e non più solo metabolici) con aumento della tensione sulle fasce addominali, la comparsa di compensi posturali e l'attivazione di circuiti del dolore legati alla infiammazione del tratto gastro-intestinale (infiammazione di basso grado) che si riflettono sulle aree cervicali, del dorso e della lombare.
Qualche consiglio?
Oltre ai vaccini che vengono consigliati per particolari tipi di allergie e che prevedono un protocollo di somministrazione, non esistono terapie vere e proprie ma la buona abitudine dovrebbe essere quella della prevenzione con, chiaramente, la riduzione all'esposizione all'allergene, puntando l'attenzione sui fattori predisponenti e facilitanti. Sostanze irritanti come il fumo di sigaretta (per le allergie di origine inalatoria) e sostanze che contengono o rilasciano istamina dovrebbero essere ridotti o, nel caso, eliminati (Il fumo andrebbe eliminato comunque!). Evitare cibi che contengono istamina o la fanno produrre dal nostro corpo è una strategia.
Alcuni alimenti non hanno sempre la stessa quantità di istamina: i cibi fermentati tendono a svilupparne una maggiore quantità per cui lo stesso cibo fermentato o conservato a lungo può concerne di più.
Ci sono molte tabelle on line che riportano ci bai più o meno "pericolosi" e al primo impatto sembra che non si possa mangiare nulla! Nel dubbio chiedi al tuo medico o ad un nutrizionista.
di seguito un elenco a titolo d'esempio tratto da Naturdao.com
Dieta a basso contenuto di istamina e altre ammine biogene
CATEGORIA
ALTO in ammine
EVITARE
BASSO in ammine
CONSUMARE
Verdure
Spinaci, melanzane, pomodoro, avocado, crauti, peperone verde, mais dolce, funghi, germogli di soia.
Broccoli, cavolfiori, cetrioli, carote, fagiolini, cipolle, aglio, zucchine, lattuga, carciofi, patata dolce, zucca, cavolini di Bruxelles, rape, cavoli, indivia.
Frutta
Arancia, pompelmo, limone, mandarino, kiwi, papaia, fragole, ananas, banana, frutto della passione, prugna, pera. Succhi di questi frutti.
Anguria, melone, pesca, nettarine, Paraguay, uva, mele, cocco, frutti rossi (non fragole), fichi, albicocche.
Cereali
Grano, farro, kamut, segale, avena. Alimenti trasformati a base di farina di grano tenero come pasta, pizza, biscotti …
Riso integrale, chicchi di farro, miglio, grano saraceno, quinoa, avena senza glutine.
Pesce e frutti di mare
Pesce azzurro, crostacei (gamberi, aragosta, gamberi), conserve di pesce e crostacei.
Pesce bianco fresco.
Latticini
Formaggi stagionati, formaggi vaccini, latte, latticini fermentati (Kefir, yogurt). Dolci a base di latte, gelato. Latte di soia, yogurt di soia.
Formaggio fresco di capra o pecora, latte vegetale come cocco, farina d’avena o riso.
Altre proteine animali
Maiale, albume d’uovo, salumi (salsicce, prosciutto, salame …)
Manzo, pollame, altre carni fresche o con pochissimi giorni di congelamento.
Bevande
Tutte le bevande alcoliche, in particolare vino rosso, birra, vino bianco, champagne o cava.
Acqua, tè bianco, rooibos, infusi di erbe fresche, latti vegetali non zuccherati.
Noci e semi
Noci, pistacchi, semi di girasole, mandorle.
Tutti i semi tranne i semi di girasole. Nocciole, noci del Brasile, macadamia, anacardi.
Legumi
Ceci, piselli surgelati, soia, fagioli verdi e viola.
Fagioli rossi, lenticchie, azuki, fave.
Erbe e spezie
Liquirizia, spezie in piccole quantità, salsa di pomodoro.
Erbe aromatiche fresche come coriandolo, prezzemolo, basilico.
Altro
Cioccolato di qualsiasi tipo e suoi derivati, alimenti fermentati (aceto, conserve, sottaceti, kefir, crauti, miso).
Carruba, alghe.
L'intestino delle meraviglie
La nostra potenza immunitaria è in gran parte legata all'intestino. Alcune intolleranze e allergie possono essere trattate con una corretta alimentazione che riduca l'infiammazione delle pareti intestinali rendendo il nostro sistema in grado di combattere da subito gli allergeni e di evitare che sostanze allergizzanti oltrepassino i primi filtri innescando reazioni non solo locali e sistemiche.
Di permeabilità intestinale e infiammazione intestinale ho parlato in questo articolo. Ad aiutarci in questo compito ci sono sostanze antinfiammatorie (alfa-latto-albumina per esempio) preparati erboristici (valeriana o radici amare per esempio) e i nostri amici batteri del microbioma. Si è visto infatti che ripristinando un corretto equilibrio a livello intestinale, l'organismo torna ad essere in grado di affrontare cibi e sostanze riducendo i sintomi allergici.
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ATTENZIONE Ricorda che alcuni disturbi possono celare patologie più importanti e se hai dubbi e vuoi saperne di più rivolgiti sempre a esperti nel settore e medici specialisti.
Quanto riportato in queste pagine va inteso come contenuto a titolo divulgativo e non deve essere considerato una terapia in sostituzione a quella medica specialistica.
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