Nella valutazione posturale osserviamo spesso l’allineamento delle spalle sia sul piano frontale che su quello sagittale (laterale) in quanto sono parametri che immediatamente ci danno alcune importanti informazioni sull’organizzazione nello spazio del corpo del soggetto.
Il corpo funziona come un sistema integrato che tende a rispondere alla gravità mettendo in campo la soluzione più economica (la postura) facendo un bilancio tra risorse disponibili e limiti anatomici e acquisiti (esiti di traumi o interventi chirurgici, vista, denti….)
La laringe dimora nella loggia anteriore del collo dove troviamo un complesso intreccio di muscoli e strutture vasculonervose che, attraverso fasce e legamenti, definisco la forma e la libertà del collo e della stessa laringe.
Tra questi c’è un muscolo molto particolare che si chiama OMOIOIDEO. Pari e simmetrico appartiene ai muscoli sottoioidei.
Ha la caratteristica di avere due ventri uniti da un tendine intermedio e la sua contrazione partecipa all’abbassamento dell’osso ioide omolateralmente. Insieme al muscolo sternoioideo, è inserito in uno spazio fasciale ricco di fibre collagene che fungono da sostegno per la ghiandola tiroide e la cartilagine tiroidea.
Non solo: il suo rapporto intimo con questa lamina pretracheale della fascia cervicale media lo rende indispensabile nel mantenimento di una corrette pervietà della vena giugulare profonda contribuendo ad un corretto drenaggio venoso della testa (segno presente i alcuni disturbi come cefalee o vertigini)
Nell’atto fonatorio il muscolo omoioideo abbassa lo ioide e una sua anomala tensione non ne permette una libera risalita. Questo può produrre una difficoltà nella ricerca dei suoni più acuti o costringere il soggetto a posture compensatorie con le spalle.
Allo stesso modo una rigidità di spalle (muscolare o indotta da traumi o interventi) può ripercuotersi, proprio attraverso questo collegamento muscolare, sulla mobilità del collo e sulla funzione fonatoria.
Questa relazione va tenuta presente ogni qual volta ci si trova di fronte ad una affaticabilità precoce nell’emissione vocale associata a tensioni sul collo o a dolori alla spalla anomali.
Gli aspetti meccanici intriseci vanno ricercati (tra i molti fattori…) negli equilibri tensionali tra cervicale e torace alto, nel corretto allineamento della mandibola, nella libertà funzionale della lingua (per esempio un frenulo corto aumenta la tensione sulla catena lingua-sovraioidei, sottoioidei-spalla/torace). Questi solo per citarne alcuni...
Nella valutazione andrebbero indagati anche alcuni aspetti di abitudini posturali che possono produrre un ipertono muscolare o una retrazione: per esempio l’abitudine a tenere il telefono fermo tra testa e collo, la costante flessione del capo a leggere il cellulare (Text head posture o forward head posture) finanche parafunzioni come mordere le unghie o serrare i denti (relazioni nell’ambito stomatognatico).
Il muscolo omoioideo è quindi un importantie collegamento funzionale da considerare nel vasto scenario di disfunzioni che possono interessare l’area testa-collo e spalla.
Il trattamento manuale deve tenere presente delle relazioni anatomiche con strutture come la tiroide, la giugulare interna, la carotide comune e il nervo vago ( e non solo!).
La sua disfunzione è correlata a:
dolore cervicale
disfunzione articolare scapolo toracica
problemi di mobilità della colonna vertebrale
disfunzioni nella deglutizione
calo di voce ( è ritenuto il muscolo dei cantanti)
fascicolazioni a occhio e labbro
disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare
stati di ansia
alterazione della ghiandola tiroide.
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