Gli studiosi stanno analizzando con sempre maggiore interesse le conseguenze del tocco sulla salute dell’organismo. Si è visto che la consapevolezza del proprio corpo (interocezione) che si manifesta come la capacitá di “sentirlo” (in inglese il verbo feel ha un maggiore congruenza) migliora la risposta a eventi patogeni e stressogeni.
Per capirci è come se si diventa più bravi a usare la bicicletta: si impara a conoscere i propri limiti, si risponde prima e meglio ad eventi inaspettati e, se si cade, si cade meglio.
Il tocco pare essere un modo per acquisire maggiori informazioni dalla periferia, le sensazioni che raccogliamo ci rendono più chiaro come e dove sentiamo male, non tanto per la sensazione tattile che arriva dalle mani ma piuttosto per la sensazione più interna e profonda che il passaggio della mano ci offre.
Il tocco puó essere utile per curarsi. Toccarsi o farsi toccare, anche senza un palese scopo terapeutico, ci aiuta a capirci, a identificare e interiorizzare dolori e fastidi.
Quanto vale una carezza e un dolce contatto?
Una cura inaspettata.
A presto
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