Il nostro corpo è uno straordinario trasformista e il sistema integrato che lo governa è come un sarto che puntualmente modifica il nostro nuovo abito secondo le nostre esigenze.
Cerca a tutti i costi di garantirci un sistema efficiente, che possa rispondere alle esigenze quotidiane di mobilità e movimento, di metabolismo, di interazione sociale, di lavoro e di svago.
Ogni giorno però, malgrado tutti i nostri possibili sforzi (o causa delle nostre sciocche malsane abitudini), il nostro corpo cambia. Lo fa per necessità di sopravvivenza e/o per concederci di superare un ostacolo legato ad un piccolo/grande trauma (fisico, mentale, interno, esterno...)
La prima fase di correzione si traduce in un compenso, una condizione momentanea e reversibile (più o meno totalmente) che ci permette di mettere in campo soluzioni alternative per rispondere all'esigenza funzionale. Se il motivo di questo compenso non si risolve nel breve periodo alcune modalità con cui si esprime la funzione cambieranno in maniera definitiva trasformandosi in un adattamento.
Questo nuovo equilibrio generalmente è meno efficiente dell' "impostazione di default" e spesso irreversibile; comporta un prezzo energetico (meccanico, metabolico ...) più alto che, alla lunga, porta ad una ulteriore trasformazione compensativa (sempre con perdita efficienza) magari in altri distretti/funzioni.
Un circuito sicuramente poco virtuoso che possiamo governare e modulare con tante strategie sia preventive, con uno stile di vita sano (movimento, alimentazione, svago e riposo), sia curative scegliendo di affrontare in maniera consapevole e pro-attiva le giuste terapie, guidati da professionisti esperti.
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